“STATO CALAMITÀ NON SIA FRENO PER ORDINANZA REGIONE”

“Mi auguro che lo stato di calamita’ e il conseguente stanziamento approvato dal governo non venga preso a pretesto per frenare l’ordinanza emanata dal presidente Zingaretti, tanto da consentire ad Acea di proseguire le sue captazioni nel Lago di Bracciano. Lo stato di calamita’, invece, deve essere un monito per perseguire la linea indicata dalla Regione Lazio che prevede il blocco totale dei prelievi a partire dal prossimo 1 settembre”. Lo ha detto il deputato PD, Emiliano Minnucci, commentando l’appello lanciato a salvaguardia del lago di Bracciano. “Acea e Virginia Raggi – ha aggiunto – hanno il dovere di trovare delle soluzioni alternative per affrontare quell’ipotetica crisi idrica che in quest’ultimo mese si sono sbrigati a invocare al fine di coprire i mancati investimenti e l’incompetenza amministrativa che pervade il Campidoglio. Il lago di Bracciano sta morendo a suon di captazioni che Acea, non solo ha proseguito senza freni, ma ha pure difeso senza remore con la speranza di non mettere mano al portafogli e realizzare interventi infrastrutturali necessari a risolvere il problema della siccita’ e delle dispersioni idriche”. “In questo contesto – ha osservato – invitando l’ente Parco a provvedere all’immediata istallazione del contatore delle captazioni presso le idrovore di Acea, mi auguro che lo stanziamento approvato dal governo venga subito utilizzato a favore di chi, a oggi, ha subito danni e grossi disagi a partire dalle aziende agricole e dalle attivita’ ricettive che hanno dovuto fare i conti con quel trend piuttosto negativo che ha inevitabilmente colpito il settore turistico”.