“LA RAGGI SVUOTA IL LAGO DI BRACCIANO E PURE LE TASCHE DEI ROMANI”

Roma, 4 marzo 2017 – “Dopo il Lago di Bracciano, la Raggi si permette il lusso anche di svuotare le tasche dei romani: gli aumenti del 4,8% relativi alle bollette di questo inizio anno, dimostrano tutti i paradossi di un Movimento incapace di amministrare la cosa pubblica. Con questa scelta, avallata la scorsa estate dalla Giunta pentastellata, Virginia Raggi ha dimostrato di essere un lupo travestito da pecora che, se da una parte illude i cittadini al grido ‘siamo dalla vostra parte’, dall’altra perpetra un vero e proprio sciacallaggio fiscale promuovendo aumenti che in un triennio andranno a sfiorare il + 17%. Considerando che l’acqua fornita a Roma è in buona parte quella captata dal Lago di Bracciano, la situazione si aggrava ancor di più e ci fa capire quanto i grillini siano attenti alle esigenze dei cittadini e dei loro territori. Gli aumenti delle bollette di un bene pubblico come l’acqua e l’indifferenza mostrata di fronte la situazione del lago di Bracciano testimoniano che la politica pentastellata promossa e adottata dalla Raggi non si pone a sostegno della gente ma piuttosto, come in questo caso, a favore degli azionisti privati e pubblici di Acea che, per rafforzare gli acquedotti a servizio di Roma, continuano a chiedere soldi pubblici” ha detto il deputato PD, Emiliano Minnucci, commentando gli aumenti delle bollette Acea registrati in questo inizio anno a Roma.